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Monzù Unicobas: l’entusiasmo di Valditara per le assunzioni è una mancanza di rispetto per i precari

by Unicobas Lombardia
Monzù Unicobas l'entusiasmo di Valditara per le assunzioni è una mancanza di rispetto per i precari

Monzù Unicobas: l’entusiasmo di Valditara per le assunzioni è una mancanza di rispetto per i precari.

Il Ministro Valditara ha annunciato con toni entusiastici l’imminente assunzione di circa 54.000 nuovi docenti nel comparto scuola, presentandolo come un passo significativo verso la stabilizzazione del personale. Occorre ridimensionare questa euforia, analizzando il dato alla luce del contesto reale del precariato scolastico.

il numero di assunzioni previsto risulta essere inadeguato a fronte dell’enorme quantità di precari che ancora gravita sul sistema educativo italiano. Un dato che, più che risolvere, rischia di mascherare la reale dimensione del problema.

Un numero esiguo di assunzioni a fronte di un esercito di precari

L’entusiasmo mediatico sulla cifra di 54.000 assunzioni tende a nascondere la portata reale del problema. Considerando che il numero di precari supera ormai i 220.000, il piano proposto dal Governo si traduce in una percentuale di stabilizzazione che non arriva neanche al 25% dei docenti precari, senza contare che molte di queste cattedre sono già coperte da supplenti.

Inoltre, gran parte di queste assunzioni riguardano il personale già impiegato a tempo determinato, con pochi effetti sull’ inserimento di nuovi insegnanti o sulla riforma delle modalità di reclutamento.

Il precariato nella scuola: una piaga strutturale

Secondo le stime di Unicobas e dei dati del Ministero stesso, i docenti precari nella scuola pubblica italiana superano abbondantemente le 220.000 unità. A questi vanno aggiunti i numerosi supplenti annuali e temporanei, gli insegnanti di sostegno non di ruolo e il personale educativo e ATA in condizioni analoghe.

Monzù: 54.000 assunzioni un numero parziale

  • Le assunzioni annunciate non copriranno neanche un terzo dei precari esistenti.
  • Molte di queste cattedre sono già oggi coperte da personale non di ruolo, quindi non si tratta di nuovi posti, ma della regolarizzazione di situazioni esistenti.
  • Inoltre, i vincoli concorsuali, i criteri di abilitazione, e le lungaggini burocratiche rischiano di rendere effettive solo una parte delle assunzioni previste.

L’illusione della “grande svolta”

Parlare di “svolta” o “storica campagna di assunzioni” rischia di fuorviare l’opinione pubblica: i numeri, non intaccano in modo sostanziale la precarietà cronica che affligge da anni il sistema scolastico italiano.

Monzù Unicobas: una vera riforma richiederebbe

  • Un piano pluriennale serio di stabilizzazione di tutti i precari storici.
  • L’apertura regolare e frequente di percorsi abilitanti e concorsi accessibili, nonché del doppio canale.
  • Un intervento strutturale sulle graduatorie, le mobilità e le modalità di assegnazione delle cattedre.

Le 54.000 assunzioni rappresentano solo una piccola parte della soluzione. Presentarle come una conquista epocale significa minimizzare le reali dimensioni del problema del precariato scolastico, che continua a minare la qualità e la continuità dell’insegnamento nel nostro Paese.

Leggi l’articolo: Unicobas Lombardia ottiene 3 sentenze favorevoli per i propri iscritti: recupero 2013, risarcimento reiterazione contratti precari, carta docenti

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