Autismo la diagnosiAutismo la diagnosiAutismo la diagnosi

Autismo: la diagnosi.

L’autismo è classificato come un disturbo pervasivo dello sviluppo e talvolta viene definito anche “disturbo emotivo”. I sintomi e la gravità dell’autismo possono variare notevolmente, rendendo difficile il riconoscimento, specialmente nei casi lievi o nelle persone con altre disabilità concomitanti.

Autismo, esistono diversi criteri diagnostici, tra i più comuni troviamo:

  1. Assenza o riduzione del gioco immaginativo o sociale.
  2. Difficoltà a fare amicizia con i coetanei.
  3. Difficoltà a iniziare o sostenere una conversazione.
  4. Linguaggio stereotipato, ripetitivo o insolito.
  5. Ambiti di interesse ristretti e anomali per intensità o concentrazione.
  6. Adesione rigida a routine o rituali specifici.
  7. Eccessiva attenzione ai dettagli degli oggetti.

Autismo: tuttavia, è fondamentale considerare anche l’intensità, il contesto e la durata dei comportamenti

L’intensità aiuta a valutare la gravità del problema, indicando quanto una reazione interferisca con le abilità funzionali e lo sviluppo del bambino.

Il contesto si riferisce alle situazioni in cui i comportamenti si manifestano. Ad esempio, un modo di esprimersi strano può avvenire solo a casa, mentre a scuola il bambino potrebbe parlare correttamente. La manifestazione di comportamenti autostimolatori solo in situazioni di stanchezza è un altro esempio. Rispondere a queste domande è cruciale per una diagnosi accurata.

La durata indica il tempo durante il quale persiste il comportamento problematico

Ad esempio, un comportamento “strano” può essere temporaneo, dovuto a problemi familiari, e durare solo alcune settimane. Questo è diverso da un comportamento presente fin dalla nascita.

Una piccola percentuale di persone con autismo viene definita “sapiente” poiché possiede abilità straordinarie in aree come musica, matematica, disegno o visualizzazione. Tuttavia, circa la metà delle persone con autismo ha un Q.I. inferiore a 50, il 20% tra 50 e 70, e il 30% oltre 70. Va notato che stimare il Q.I. nei bambini autistici è complesso, poiché i problemi di linguaggio e comportamento possono interferire con i test.

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