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Lombardia: allarme insegnanti, mancano i docenti

by Unicobas Lombardia
Lombardia allarme insegnanti, mancano i docenti

Lombardia: allarme insegnanti, mancano i docenti.

Lombardia, il disastro della scuola: mancano 20mila insegnanti

Valditara e il governo Meloni hanno fallito: altro che stabilizzazioni, è un’emergenza educativa.

Ventimila. Questo è il numero di insegnanti che mancano nelle scuole della Lombardia all’inizio dell’anno scolastico. Ventimila cattedre scoperte che gridano vendetta, ventimila buchi che nessuna propaganda potrà mai colmare. Eppure solo qualche mese fa il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara si vantava pubblicamente dei risultati “straordinari” sulle assunzioni in ruolo dei precari. Una propaganda da prima pagina, accompagnata da cifre altisonanti, sbandierata come prova dell’efficienza del governo Meloni. Oggi, invece, la realtà presenta il conto: un sistema scolastico regionale in ginocchio e migliaia di studenti senza insegnanti.

La Lombardia non è una regione qualunque: è la locomotiva economica d’Italia. Ma mentre le fabbriche corrono, le scuole si fermano. Classi scoperte, supplenze disperate, dirigenti costretti a inventarsi soluzioni tampone pur di non lasciare ragazzi senza lezioni. È l’ennesima dimostrazione che questo governo considera l’istruzione un comparto marginale, da gestire con annunci e conferenze stampa, (così come fanno Valditara e Pittoni) invece che con investimenti seri e una pianificazione strutturale.

Lombardia in ginocchio mancano insegnanti

Valditara, lombardo di nascita, avrebbe dovuto conoscere meglio di chiunque altro le criticità della sua regione. Avrebbe dovuto impedire che si arrivasse all’ennesima apertura dell’anno scolastico tra caos e carenze. Invece no: il ministro ha preferito raccontare una favola sugli insegnanti stabilizzati, ignorando che il problema vero non sono solo i contratti a tempo indeterminato, ma il numero drammaticamente insufficiente di docenti.

Dietroietro quei 20.000 insegnanti mancanti non ci sono statistiche,

ma studenti senza diritto allo studio, famiglie costrette a fare i conti con un’istruzione spezzata e personale scolastico che lavora in condizioni indegne. Questo non è un problema tecnico, ma politico: è la conseguenza di anni di disinteresse, peggiorati da un governo che preferisce usare la scuola come terreno di battaglia ideologica piuttosto che affrontarne le emergenze strutturali.

Lombardia: negato il diritto allo studio a moltissimi alunni con disabilità

Il quadro più drammatico riguarda il sostegno: sono oltre 14 mila le cattedre in deroga, a cui si sommano migliaia di posti rimasti vacanti. Le immissioni in ruolo vanno avanti col contagocce: su 11.761 posti disponibili, ne sono stati coperti appena 3.600, e le previsioni parlano al massimo di 5.400 stabilizzazioni. Tutto il resto sarà affidato a supplenze lampo, contratti precari e procedure d’urgenza.

A pagare il prezzo più alto saranno proprio gli studenti più fragili, quelli che hanno diritto a un insegnante di sostegno stabile, competente e specializzato. Per loro la continuità didattica diventa un miraggio, il diritto allo studio una promessa tradita. Lo Stato che dovrebbe tutelarli li condanna invece a un percorso scolastico a pezzi, affidato a docenti improvvisati (formati con corsi di poche settimane) o costretti a cambiare di continuo.

È qui che l’incapacità politica diventa ingiustizia sociale: negare a un bambino con disabilità il sostegno di cui ha bisogno significa negargli pari opportunità, significa escluderlo. E questo governo si porta addosso la responsabilità di questa esclusione.

Il risultato è una Lombardia che, pur essendo una delle regioni più ricche d’Europa, offre ai suoi ragazzi una scuola povera, fragile, improvvisata. Valditara e Meloni dovrebbero avere il coraggio di riconoscere il fallimento, invece di nascondersi dietro l’ennesima retorica trionfalistica. La verità è che la scuola italiana, e lombarda in particolare, sta crollando sotto il peso delle promesse tradite.

La domanda resta una: quanto ancora dovranno pagare studenti e famiglie per l’incapacità politica di chi governa?

Leggi l’articolo: Unicobas Lombardia ottiene 3 sentenze favorevoli per i propri iscritti: recupero 2013, risarcimento reiterazione contratti precari, carta docenti

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